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GUARDIA PIEMONTESE: IL PAESE CHE RESISTE, FIERO DELLA PROPRIA UNICITA’
GUARDIA PIEMONTESE: IL PAESE CHE RESISTE, FIERO DELLA PROPRIA UNICITA’
Guardia Piemontese è un piccolo gioiello che sorprende subito i visitatori per la sua vista spettacolare, quasi da far girar la testa. Situato ai piedi della catena montuosa paolana, il paese regala una visione ad ampio raggio. Scopri di più.
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IL MUSEO VALDESE “GIOVAN LUIGI PASCALE”
Il Museo valdese “Gian Luigi Pascale” ha sede in uno storico palazzo di proprietà della Tavola valdese, proprio accanto alla Porta del sangue. È stato ristrutturato e riaperto nel 2011, in occasione del 450° anniversario della strage dei valdesi in Calabria.
Prende il nome da uno degli eroi della storia valdese, Giovan Luigi Pascale, un predicatore itinerante, chiamati barba dai valdesi, che, spinto da un grande fervore spirituale, non si fece intimidire dalle persecuzioni e continuò la sua opera di evangelizzazione fino alla condanna al rogo.
È un centro di documentazione della storia dei valdesi in Calabria, oltre che un centro di attività sociale e culturale.
Il percorso museale è strutturato in quattro sale espositive e tre sezioni principali: la storia valdese, l’abito guardiolo e la lingua occitana.
Nella prima sala è possibile ripercorrere le origini del valdismo e la storia del movimento valdese in Calabria, attraverso una serie di pannelli esplicativi; osservare oggetti di uso quotidiano e di vita contadina ed uno dei simboli delle restrizioni imposte ai valdesi: la porta con lo spioncino.
La seconda sala è dedicata all’abito tradizionale delle donne guardiole e conserva ben sei abiti originali, oltre a fedeli riproduzioni.
La terza e quarta sala permettono di immergersi nella lingua occitana, anche grazie alla presenza di materiale audio-visivo.
Nelle sale del Museo sono inoltre esposti i cosiddetti “abiti culturali”, realizzati dalla pittrice e stilista Luigia Granata che ha raccontato la storia di Guardia attraverso i suoi abiti.
I piani superiori sono adibiti ad appartamenti per visitatori.
Il piano terra ospita il laboratorio di tessitura, che si avvale di quattro telai manuali. Qui è possibile approfondire l’antica arte tessile dei valdesi di Calabria, utilizzata per realizzare l’abito tipico guardiolo, ma non solo. Le Tramontane Guardiole realizzano a telaio manufatti tessili di alta qualità, utilizzando fibre naturali quali canapa, lino, seta, banano, cotone e ginestra.
Dall’esterno si accede poi alla Casa della Cultura, che dispone di una sala conferenze e di una biblioteca dotata di molti volumi che permettono di approfondire storia, usi e costumi dei valdesi.
All’interno della sala conferenze è esposta la mostra di un interessante lavoro di ricerca storica a cura di Rossana Sicilia e Fausto Cozzetto, con la collaborazione di Marco Fratini e la consulenza in lingua spagnola del Prof. Mario Benvenuto dell’Unical, realizzato grazie al contributo Otto per mille della Chiesa valdese, intitolata Il “Gran Sole” spagnolo – Minoranze etniche e religiose nei domini italiani nell’età di Filippo II.
Questo studio ha permesso di accertare, tra le altre cose, che fu proprio Filippo II a sottoscrivere la strage dei valdesi.
Sono inoltre presenti dei pannelli informativi sui sentieri che è possibile percorrere nel territorio di Guardia, suddivisi per tappe, con tutte le specie animali e vegetali che si possono incontrare lungo il percorso. In particolare, si segnala la presenza di un singolare tipo di pianta preistorica, la Woodwardia radicans, una rara felce gigante che può raggiungere una lunghezza delle fronde di circa tre metri, presente, in Italia, solo in limitate zone della Campania, della Sicilia e della Calabria.
Inglese 🇬🇧
THE “GIOVAN LUIGI PASCALE” WALDENSIAN MUSEUM
The “Gian Luigi Pascale” Waldensian Museum is located in a historic building owned by the Waldensian Table, right next to the Blood Gate. It was renovated and reopened in 2011, on the occasion of the 450th anniversary of the Waldensian massacre in Calabria.
It takes its name from one of the heroes of Waldensian history, Giovan Luigi Pascale, an itinerant preacher, called barba by the Waldensians, who, driven by great spiritual fervor, was not intimidated by persecution and continued his work of evangelization until he was condemned to stake.
It is a documentation center of the history of the Waldensians in Calabria, as well as a center of social and cultural activity.
The museum itinerary is structured in four exhibition rooms and three main sections: Waldensian history, the Guardiolo dress and the Occitan language.
In the first room it is possible to retrace the origins of Waldism and the history of the Waldensian movement in Calabria, through a series of explanatory panels; observe objects of daily use and peasant life and one of the symbols of the restrictions imposed on the Waldensians: the door with the peephole.
The second room is dedicated to the traditional dress of guard women and preserves six original dresses, as well as faithful reproductions.
The third and fourth rooms allow you to immerse yourself in the Occitan language, also thanks to the presence of audio-visual material.
The rooms of the Museum also display the so-called “cultural clothes”, created by the painter and stylist Luigia Granata who told Guardia’s story through her clothes.
The upper floors are used as visitor apartments.
The ground floor houses the weaving laboratory, which uses four manual looms. Here it is possible to learn more about the ancient textile art of the Waldensians of Calabria, used to create the typical Guardiolo dress, but not only. Le Tramontane Guardiole produce high quality textile products on the loom, using natural fibers such as hemp, linen, silk, banana, cotton and broom.
From the outside you can then access the House of Culture, which has a conference room and a library equipped with many volumes that allow you to delve into the history, habits and customs of the Waldensians.
Inside the conference room there is an exhibition of an interesting historical research work curated by Rossana Sicilia and Fausto Cozzetto, with the collaboration of Marco Fratini and the Spanish language consultancy of Prof. Mario Benvenuto of Unical, created thanks to the Eight per thousand contribution from the Waldensian Church, entitled The Spanish “Great Sun” – Ethnic and religious minorities in the Italian dominions in the age of Philip II.
This study made it possible to ascertain, among other things, that it was Philip II who signed the massacre of the Waldensians.
There are also information panels on the paths that can be followed in the Guardia area, divided into stages, with all the animal and plant species that can be encountered along the way. In particular, we note the presence of a singular type of prehistoric plant, Woodwardia radicans, a rare giant fern which can reach a frond length of around three metres, present in Italy only in limited areas of Campania, Sicily and of Calabria.
Occitano
MUSEÙ VALDÉS “GIAN LUIGI PASCALE”
Lo museù valdés “Giovan Luigi Pascale” al es dins un palasse stòric pròpri vichinat de la Pòrta dal sang. Al es stat restaurat e tornat dovèrt dins al 2011, en ocasion dal 450° anversari de la strage dei valdés en Calàbria.
Al pilha lo nòm de uno dei eròi de la stòria valdés, Joan Luig Pascal, un predicator itinérant, aicί nominat barba dei valdés, que, spint de un grand fervor spiritual, al se vai pas far entimidar de las persecucionas e al vai continua l’òpera seu de evangeliçacion fins a la condana a fίec.
L’es un cèntre de documentacion de la stòria dei valdés en Calàbria, e decò un cèntre de activitat social e cultural.
Lo trajècte dal museù al es structurat en quatre salas d’exposicion e trei seccions principalas: la stòria valdés, lo vestit gardiol e la lenga occitana.
Dins la prima sala l’es possible traçar las originas dal valdism e la stòria dal moviment valdés en Calàbria, atravèrs lhi panélls esplicativs, veire las còsas de l’us jornalier e de vita contadina ed uno dei simbòls de la restriccion empòsta a lhi valdés: la pòrta ab lo spioncin/sportellin.
La segonda sala ilh es dedicata a lo vestit tradicional de las femnas gardiolas e struma bèn sheis vestits originals e fedèlas reproduccions.
La tèrça e la quarta sala permeton de s’emerger dins la lenga occitana gracie a la presença de material audio-visiv.
Dins las chambras de lo museù son pure exposts lhi “vestits culturals”, fait de la pictrice e stilista Luigia Granata que ilh quintat la stòria de la Gàrdia atravèrs lhi vestits soa.
Lhi pians damont son usat per apartaments per lhi visitators.
Lo pian tèrren, envec, al aculhίa lo laboratòri de téissitura, que al a quattre telίers. Aicί l’es possible aprofondir l’antica art téissil dei valdés de la Calàbria, utiliçata per far lo vestit tipic gardiol, ma nò sol. Las tramontanas gardiolas realiçan al telίer manufacts téissils de auta qualitat, utilizant fibras naturalas coma charb, lin, sea, banan, coton e genòstra.
Dal defòra la se intra puèi a la Cà de la Cultura, que despon de una sala conferença e una bibliotèca fornita de assai volums que permeton de aprofondir stòria, uses e costums dei valdés.
Dins la sala conferença la l’es exposta la mòstra de un interesant fatiga de ricerca ab la collaboracion de Marco Fratini e la consulença en lenga sphanola dal prof. Mario Benvenuto dal UNICAL, realiçat gracie al contribut de l’uèch per mille de la guieisa valdés, intitolata lo “Grand -solelh” spanhol – minoranças etniquas e religiosas dins lhi domins italians de l’etat de Filippo II. Aiquè studio al a permetut de stabilir, tra l’autras còsas, que al vai èsser pròpri Filippo II a sotoscriure la strage dei valdés.
Son decò present dei panèlls informativs sus lhi sentièrs que l’es possible percorrer dins lo territòri de la Gàrdia, divisis per taps, ab totas las specias animàlas e vegetalas que se pòon encontrar long lo percors. En particolar, se senhala la presença de un singolar tip de pianta preistòrica, la Woodwardia radicans, una rara feuce giganta que pòu arrivar a una longueça de las frondas de circa trei mètrs, present, en Italìa, sol en limitats piç de la Campania, de la Sicίlia e de la Calàbria.
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